La DARPA cerca il no
Sebbene i test di laboratorio siano progrediti in molti modi nel corso degli anni, la conservazione dei campioni si basa ancora sul trasporto refrigerato che può causare problemi in ambienti remoti, e questo mese la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) ha lanciato un nuovo programma per sollecitare alternative.
In sostanza, il problema è che i campioni refrigerati possono essere difficili da acquisire in alcune situazioni e altrettanto difficili da trasportare in ambienti austeri o contestati, portando a campioni degradati, spesso critici, per i laboratori che ne hanno bisogno. Dato che si prevede che i focolai emergenti di malattie infettive aumenteranno in tutto il mondo nei prossimi 50 anni, da qui in poi la situazione probabilmente non farà altro che peggiorare.
Entra in AMPHORA, il programma di preservazione microbica assicurata in aree difficili o remote. AMPHORA mira a rimuovere l'equazione della catena del freddo, consentendo una maggiore flessibilità e vitalità dei campioni anche negli ambienti più remoti. Composto da due fasi di 18 mesi, il programma sta attualmente ricevendo sollecitazioni da parte degli sviluppatori con idee su come stabilizzare un’ampia gamma di batteri, funghi e virus e persino preservare più campioni in parallelo.
Nella prima fase, il focus sarà sulla generazione tecnologica e sulle dimostrazioni, mentre gli elementi di interesse verranno selezionati alla fine della fase. Successivamente, una seconda fase vedrà gli sviluppatori creare un prototipo portatile da testare su campioni reali dei partner di transizione, e l'attenzione generale sarà focalizzata sull'integrazione del sistema. A quel punto, sarà fondamentale rafforzare la complessità del campione, il tempo di conservazione e il numero di microrganismi conservati.
"AMPHORA è progettato per preservare rapidamente la vitalità e le proprietà fisiche di qualsiasi microbo, da qualsiasi campione, e mantenere tale vitalità in qualsiasi ambiente per più di due mesi", ha affermato la dott.ssa Tiffany Prest, responsabile del programma AMPHORA. “In caso di successo, questo sforzo aiuterà i ricercatori nell’analisi forense e nello sviluppo di terapie mirate, oltre ad aumentare la consapevolezza delle minacce emergenti per supportare la protezione e la preparazione della salute”.
Il successo sarà determinato da un regime di test basato su campioni prodotti e reali. Tutti i sistemi proposti dovranno aderire agli attuali regolamenti sulla spedizione di sostanze infettive dell'Associazione internazionale del trasporto aereo (IATA-ISSR) per il trasporto sicuro di microrganismi vivi.